La favola di Orfeo ed Euridice
Ricordo ancora con enorme piacere la sera del 27 agosto 1975, quando cogliemmo i primi vagiti del Festival della Valle d’Itria. Avevo, allora, già trentanove anni e preso dall’orecchiabilità della musica, pensavo e fantasticavo, proiettandomi idealmente nella Martina in cui speravo di poter vivere: una città d’arte a forte vocazione musicale, abitata da grandi lavoratori.
E, così, è stato, perché Martina Franca s’impone, ormai, a livello internazionale per il suo prestigioso
Festival della Valle d’Itria, in continua ascesa, ininterrottamente giunto quest’anno, alla trentacinquesima edi-zione, per il volere di molti e la caparbietà, l’amore, la capacità, l’abilità, i sacrifici del Suo presidente Prof. Franco Punzi, patrimonio inestimabile della mia città.
Non credo, però, che si possa ancora essere appagati del traguardo raggiunto, ché dovremo sospingerlo ancora più avanti, rendendo partecipi dei nostri sogni le giovani generazioni.
Per questo motivo e con questo intento nel 1991 assecondai la pubblicazione di Dietro il Palcoscenico – Cronache di un viaggio all’interno di un Festival di Musica,
curato dagli alunni di alcune scuole di educazione primaria della nostra città che avevano avuto l’occasione di partecipare agli eventi del Festival della Valle d’Itria.
Ho sempre creduto nella forza delle nuove generazioni, perciò, oggi, come ideale continuazione di quel progetto di 18 anni fa, presento alla nostra comunità.
questo volume Bambini all’Opera che ha visto alcuni alunni delle ultime classi delle elementari protagonisti di un originale progetto di educazione musicale.
Si è trattato per loro di un esercizio di variegate conoscenze, amorevolmente curato da Adriana Mangione e responsabilmente voluto dalla Fondazione Paolo Grassi, la più importante fucina culturale di Martina Franca
Ho voluto, a tal proposito, celebrare il secondo evento programmato per ricordare i 100 anni di attività della Ditta Marangi (1911 – 2011), affidandomi a questi nostri piccoli concittadini che hanno fatto una esperienza bellissima che tutti i bambini non hanno la possibilità di fare, avendo avuto la fortuna di poter vedere la realizzazione dell’opera teatrale “Orfeo ed Euridice”, incontrando le maestranze tecniche, il regista, i cantanti, il coro e l’orchestra, quindi partecipando alle varie prove e, infine, intervenendo all’inaugurazione della mostra dei quadri della pittrice Francesca Cosanti e dei disegni prodotti dagli stessi alunni sul tema dell’opera.
Ogni pagina di questa pubblicazione è, perciò, intrisa di suggestioni e di emozioni, rese da grafie incerte su fogli di quaderni, sui quali rimbalzano entusiastici commenti:
è stato bellissimo ed emozionate…; era molto dolce e tenera la melodia, sembrava che fossi in Paradiso…;
mi piaceva quando il dio Amore e gli altri avevano il naso rosso…; mi sono molto divertito, spero di ritornare il prossimo anno…; è stata una bella esperienza e spero che altri bambini la possano fare…; è stato proprio una bellissima serata…; farei finta di essere io il cantante, cioè Orfeo…; sono rimasto stupito ed emozionato.
La favola di Orfeo ed Euridice, dunque, non è e non sarà più tale a Martina, perché vivrà realisticamente in tanti piccoli cuori e in tante limpide menti, suggestionati dai rimati testi di Adriana Mangione e dai coloratissimi disegni di Francesca Cosanti.
Grazie a queste due giovani e sensibilissime operatrici culturali, la favola è diventata storia: un mondo ideale trasfigurato nel reale, che schiude ampi orizzonti ai nostri bambini, lanciati nella grande avventura dell’esistenza
Franco Marangi